Progetto CLIL- scuola dell’infanzia di S. Eusebio- gruppo grandi

Lo facciamo in inglese?

“Insegnamento veicolare” è la traduzione italiana dell’inglese “Content and Language Integrated Learning” (CLIL) e significa “insegnamento di contenuti disciplinari attraverso una lingua seconda o straniera, in modo integrato”.

IL CLIL risulta essere una giusta risposta alla proposta di un apprendimento “naturale” della lingua straniera nella scuola dell’infanzia e primaria, visto che predispone l’ambiente d’apprendimento linguistico adatto, caratterizzato dalla spontaneità. Il progetto si prefigge di complementare la programmazione didattica già adottata dalla Scuola dell’infanzia attraverso attività ludiche strutturate in modo che il bambino possa utilizzare le forme linguistiche e il vocabolario in modo naturale. 

I bambini, da novembre hanno iniziato a familiarizzare con il nuovo linguaggio (laboratorio d’inglese, una volta alla settimana per 1 ora e mezza) e, ripetendo suoni e parole,  potenziare la memoria verbale e acquisire fluidità nell’espressione orale. Abbiamo scelto una attività di routine ( calendario ) e una attività di coding.

partiamo dalla prima domanda che ci poniamo quando il bambino incaricato fa il calendario:

che giorno è oggi?

ma in questo caso solo in inglese!!

Today is  friday

lo stesso poi con i numeri , il tempo metereologico e le stagioni.


I bambini durante l’anno hanno giocato tanto con questi contenuti : numeri, colori , giorni, stagioni attraverso giochi e canzoncine. Per loro è stato facile rispondere alle domande della Teacher Giulia

e infine anche il menù!!!

L’utilizzo del coding nella didattica è una efficace e divertente attività che può agevolare e semplificare la comprensione e l’acquisizione dei contenuti, può essere un potente strumento di inclusione nei confronti dei diversi stili di apprendimento con una valenza trasversale tra i diversi rami del sapere. I bambini, sin dall’età dei tre anni, hanno sperimentato questa attività prima come coding unplagged poi con l’utilizzo delle blue-bot. Quest’anno il progetto di plesso “Agenda 2030: il Mondo che vorrei” ha avuto come tematica l’educazione ambientale e sostenibile. In queste attività specifiche sia i  “bambini robot” sia l’apetta avevano il compito di raccogliere il rifiuto e metterlo nel contenitore giusto. Tutto questo attraverso una serie di comandi, naturalmente in inglese.

Successivamente i bambini usano le blue-bot prima individualmente , poi in una gara tra due.

Chi arriverà prima alla scatola di cartone?

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