Il ricordo della Shoah alla Scuola Media di Marchesane 

 

Ecco il resoconto dell’incontro nelle parole di Elena Soffini, responsabile della sede di Marchesane:

Sabato 18 gennaio 2020 il novantottenne Enrico Vanzini , autore del libro “L’ultimo Sonderkommando Italiano”, ha incontrato i ragazzi della Scuola Media di Marchesane.

 

Il sig.Vanzini ha ripercorso con lucidità la propria esperienza al campo di concentramento di Dachau, facendo rivivere attraverso le sue parole un pezzo buio della storia recente. 

Vedere i ragazzi concentrati a capire, ad immaginare, a rivivere attraverso le parole di un nonno quegli episodi terribili di storia, neppure tanto lontana, ha suscitato una fortissima emozione.

Gli eventi narrati sono stati  tanti e dolorosissimi ma da ciascuno di essi emerge chiaramente la volontà di Enrico di non voler arrendersi alla  brutalità, al dolore, di voler resistere come se in fondo al baratro più oscuro lui fosse riuscito comunque a intravedere una forza, speranza o fede che fosse,  pronta a riportarlo verso la vita. 

L’episodio che più ha colpito i ragazzi è stato quello della  vecchia signora che a Enrico ricordava tanto la madre. La donna, indifferente alle guardie tedesche che la minacciavano con il fucile, ha offerto un pezzo di pane a Enrico  “per alleviare il suo dolore”, pagando poi con la propria vita quel gesto generoso. Per Enrico quel pezzetto di pane valeva una vita e l’ha nascosto gelosamente, l’ha riportato a casa consegnandolo, alla fine di un viaggio incredibile,  a sua madre, la persona più cara, che, comprendendone il valore, lo ha portato in chiesa. 

Quando una ragazzina ha chiesto al sig.Vanzini “Che cosa direbbe ad una guardia SS se la incontrasse ora?” Enrico ha risposto con grande umanità facendo capire che quei ragazzi eseguivano ordini, non potendo fare altrimenti e che odiarli ora non porterebbe a nulla di buono. 

Tanta l’emozione tra i ragazzi ma Enrico ha voluto salutarli con un messaggio di speranza esortandoli a studiare, a studiare sempre e ad impegnarsi per perseguire i propri sogni e diventare così persone buone e giuste, capaci di scegliere e di non ripetere gli errori del passato “perchè io non avrei cuore per questo”.

Un bellissimo incontro per i ragazzi, che alla fine lo  hanno circondato in un grande abbraccio e hanno voluto farsi delle foto con lui.  

Un grazie sentito al Gruppo Alpini, al Gruppo  Donatori di Sangue di Marchesane e all’Amministrazione Comunale, che si sono spesi per questo incontro. 

Un grande grazie di cuore al sig.Enrico Vanzini  che con lucidità e grande umanità ha fatto una lezione di storia unica a tutti i presenti: alunni, insegnanti, amici.

 

Le riflessione dei ragazzi 

“… questa esperienza mi ha fatto sentire “freddo dentro” e spero che queste cose non succedano più” . Samira 1F

 

“Mi ha colpito quando Enrico aveva l’infezione sulla schiena e c’era questo ragazzo russo che voleva aiutarlo rischiando la propria vita; usciva fuori, prendeva la neve, lo disinfettava con l’alcol e gli puliva la schiena. Mi porterò nel cuore che a volte possiamo aiutare la gente senza pensare a quello che verrà dopo, se morirò … l’importante è aiutarsi”.  Bineta 1F

 

 

 

“La cosa che mi ha toccato di più è che delle persone rischiavano la propria vita o morivano per delle altre persone”.  Muhamed 1F

 

“Mi ha colpito come Enrico sia riuscito a sopravvivere per così tanto tempo nel campo e mi resterà per sempre in testa e nel cuore il gesto che Enrico ha fatto con sua madre e il pezzetto di pane.” Agata 1F

 

“Il ricordo che mi porterò a casa è quando Enrico mi ha autografato il libro e quello di aver conosciuto uno dei pochi sopravvissuti che hanno sofferto molti e molti dolori” . Matteo 1F 

“Mi porterò nel cuore che quando l’uomo capirà che la pace è l’unico elemento che dà serenità, allora questo mondo sarà migliore. 123343”. Yosra 1F

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