I bambini costruttori di pace

“Tutti parlano di pace, ma nessuno educa alla pace. A questo mondo, si educa per la competizione, e la competizione è l'inizio di ogni guerra.Quando si educherà per la cooperazione e per offrirci l'un l'altro solidarietà, quel giorno si starà educando per la pace”.

Mai come in questo periodo di grande fragilità politica, in cui molti paesi sono impegnati in sanguinose guerre, che troppo spesso vedono coinvolti civili, soprattutto bambini, brutalmente privati della loro infanzia, queste parole di Maria Montessori risuonano quanto mai necessarie.

Dovere della scuola non è solo insegnare a leggere, scrivere e far di conto, ma anche educare alla convivenza civile e alla cooperazione.

In questi giorni maestre e bambini della scuola Pascoli sono stati impegnati in numerose attività relative alla delicata situazione internazionale, per rendere i bambini consapevoli di quanto sta succedendo in altre parti del mondo. Si sono lette storie, ascoltato canzoni, scritto e riflettuto su pensieri di pace che possano trasformarsi in colorate farfalle capaci di scardinare l’escalation di odio e violenza che hanno portato attualmente a circa 56 conflitti che coinvolgono ben 92 paesi nel mondo.

Il nostro grido di pace si é innalzato verso il cielo, affinché un vento di speranza possa raggiungere i paesi impegnati nella guerra. 120 bambini con le braccia rivolte al sole, stella che accomuna ogni parte della Terra, stretti l’uno all’altro a formare la parola PACE, un gesto semplice, ma straordinariamente evocativo.

I bambini come promotori di pace, perché citando Maria Montessori “se v'è per l'umanità una speranza di salvezza e di aiuto, questo aiuto non potrà venire che dal bambino, perché in lui si costruisce l'uomo”.

Mentre scriviamo queste righe è giunta la notizia che Israele e Gaza stanno firmando il cessate il fuoco. Noi non possiamo che gioire, mai rimaniamo vigili e col cuore aperto in attesa che la pace raggiunga ogni angolo della Terra.