Le giornate dei laboratori digitali aperte- 6 e 7 dicembre- in un video…

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…E NELLE RIFLESSIONI DEI NOSTRI RAGAZZI :

“Il giorno 6 dicembre, dalle 14.30 alle 16.00, alcuni alunni delle classi terze hanno partecipato a dei laboratori in cui venivano presentate molte attività. Abbiamo partecipato in particolare a tre di queste, tutte molto belle ed interessanti soprattutto. Il primo laboratorio riguardava l’informatica, perché ci 02_scratchsiamo recati nell’aula 3.0 dove ci hanno insegnato a realizzare fumetti in cui noi potevamo gestire tutto: le didascalie, gli sfondi e anche delle animazioni. Il secondo invece è stato molto diverso perché abbiamo imparato a gestire le funzionalità di una macchinina, e quindi potevamo fare quello che volevamo, andare avanti , indietro, destra e sinistra. Successivamente ci siamo recati in aula info
rmatica, dove c’erano ragazzi che usavano Scratch, un programma dove si poteva fare muovere dei personaggi , farli parlare e mettere la musica in sottofondo.In conclusione, questi laboratori ci hanno insegnato molto e soprattutto cose diverse.

Spero ci siano altri laboratori formativi di questo genere, perché abbiamo avuto l’opportunità di usare la tecnologia non nel solito modo monotono, ma in maniera educativa e coinvolgente”.
 Emma Gazzotto,IIIA
04_valrovina“Mercoledì 7 dicembre 2016 la scuola primaria di Valrovina era aperta a TUTTI, per visitare e provare i laboratori allestiti da noi ragazzi di tutte le classi, dalla prima alla quinta.Abbiamo allestito insieme alle maestre vari atelier:atelier di coding con Blue Bot, atelier di coding con Cubetto, atelier di coding con programma al Futuro, laboratori di costruzioni del Presepe e dell’albero di Natale.
E’ stata una bella esperienza , lavorare insieme a persone, genitori e alunni di altre scuole, c’era chi dava consigli , chi spiegava e chi provava.

E’ stato molto divertente poter dimostrare le nostre capacità e abilità imparate grazie agli insegnamenti delle maestre. La cosa più sorprendente e interessante è come impariamo la tecnologia attraverso esperienze concrete, per prove ed errori, mediante i laboratori che ci vengono proposti durante l’anno scolastico”.
Gli alunni di VALROVINA05_valrovina

“Ormai tutti sappiamo come installare programmi su programmi, come scaricare file infinite volte, o come scrivere messaggi lunghi tantissime righe, nel giro di dieci secondi o poco più. Ma quasi nessuno sa maneggiare adeguatamente un cellulare, un computer… La tecnologia è un’arma a doppio taglio: può farci diventare dipendenti nel giro di poco, ma davvero poco tempo, oppure può farci scoprire universi paralleli,di cui solo pochi sanno l’esistenza.Mercoledì scorso abbiamo avuto la grande possibilità di “insegnare”, ma soprattutto di usare dei programmi al computer. I ragazzi di prima A ci hanno insegnato ad usare Scratch,un programma in cui, con l’aiuto di comandi ben precisi, un personaggio esegue i movimenti da te scelti. Noi invece, classe 2A, abbiamo aiutato dei ragazzi di altre classi e alcune professoresse a creare dei fumetti digitali nell’aula 3.0. Una app apposita, Comic Head Lite, scaricabile gratuitamente negli i-pad, ti dà la possibilità di costruire delle scene e di far parlare o pensare i tuoi personaggi, usando i balloon. 01_fumettiCi siamo presentati e abbiamo aiutato i nostricompagni ad assemblare i loro fumetti. Persino l’Assessore Mazzocchin è venuto a farci visita. Io, come al solito, avevo ansia, la mia compagna di vita; probabilmente avevo paura di sbagliare o di dire la cosa sbagliata. Grazie al cielo, sono riuscita a non mangiarmi le parole e a spiegare bene, credo. Nell’atrio della scuola si svolgevano vari progetti. Alcuni ragazzi di prima stavano montando dei lego,riuscendo persino a farli muovere. Altri ragazzi avevano tracciato col pennarello su fogli bianchi dei percorsi che venivano attraversati da alcuni mini robot. Altri, infine, assemblavano dei pezzi di ferro: fili, ferro, pezzi di plastica… facendo spuntare delle mini scintille.

’ E’ stato divertente riuscire ad interagire con i nostri coetanei, che, magari, non conoscevamo o con cui non parlavamo quasi mai. Ci siamo divertiti tantissimo. Io, personalmente, non avevo la minima idea che esistessero programmi come quelli. Abbiamo imparato ad usare il computer che,  però, rimane sempre un arma da maneggiare con estrema cura”.
Sofia Bonato, IIA

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