ALLA SCOPERTA DEI REZZONICO – 3ª, 4ª e 5ª Pascoli tradizionale

Mercoledì 11 maggio le porte di Villa Rezzonico si sono aperte per le tre classi della sezione tradizionale della scuola primaria Pascoli. La splendida villa, riportata agli antichi splendori dall’industriale bassanese Bernardo Finco, ha accolto 50 bambini di classe terza, quarta e quinta, che hanno avuto il privilegio di una visita guidata attraverso le bellezze architettoniche e artistiche di quella che a cavallo fra il XVIII e XIX secolo era diventata la residenza estiva di una potentissima famiglia di origini comasche. I Rezzonico, trapiantati a Genova e quindi a Venezia, dall’alto del loro incarico di finanziatori e amici delle più importanti casate reali d’Europa, fecero di Bassano un crocevia di relazioni politiche e culturali di prim’ordine. Uno di loro arrivò addirittura a suggellare la loro ascesa sociale niente di meno che con il papato, asceso al soglio pontificio col nome di Clemente XIII. Nella Villa anche Antonio Canova fu una presenza fissa, sia in veste di amico e consulente, sia in quella d’artista.

Le classi 3 A, 4 A e 5 A del Pascoli hanno potuto rivivere la magia dei Rezzonico grazie alla guida storica del sig. Mario, ma già a scuola avevano potuto conoscere buona parte della saga della famosa famiglia. Durante l’uscita i bambini si sono quindi cimentati nel grande parco con illustrazioni “en plen air”, ispirati dagli affascinanti scorci a diposizione. Nel pomeriggio, poi, una complicata caccia al tesoro li ha messi alla prova su quanto appreso e sui luoghi meno noti della proprietà. Il tutto è proseguito a scuola con l’elaborazione di un libretto che, a disposizione di un visitatore, può fornire tutte le più importanti informazioni, compresa la lavorazione del gesso e la creazione dei meravigliosi stucchi presenti in una delle stanze padronali. Proprio per trasformare la teoria in un’abilità manuale, i bambini hanno creato dei puttini di gesso e con la stampante laser 3D hanno prodotto lo stemma della casata, ben visibile sulla facciata principale a est. Il progetto ha consentito a tutti, bambini e insegnanti, di esplorare un patrimonio storico prestigioso, e per molti aspetti poco noto, del nostro territorio bassanese. Senza andar troppo lontano, la grande storia è a un passo da noi.

 

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